Petra Radin: „SCUSA“
MARTEDÌ, 18 FEBBRAIO 2025 - MATINÉE PER GLI ALUNNI DELLE CLASSI 7ª E 8ª DELLE SCUOLE ELEMENTARI
Produzione: Tvornica lutaka, Zagabria
Regia: Petra Radin
Interpreti: Lara Škrinjar, Josip Brakus, Matija Šakoronja
Spesso si cerca la causa in famiglie problematiche, nella solitudine o nella mancanza d'affetto, ma ci sono anche ragazzi che, pur vivendo in ambienti familiari ideali dal punto di vista materiale, diventano comunque aggressori. La violenza è forse diventata un mezzo di comunicazione accettato nella società di oggi? Oppure è una forma di difesa preventiva affinché il bullo stesso non diventi vittima? Lo spettacolo evidenzia le conseguenze che colpiscono non solo le vittime, ma anche gli aggressori, le loro famiglie e gli amici. Non vengono rappresentate scene di violenza per evitare di dare spunti negativi ai ragazzi, ma si racconta un caso di bullismo sfociato in tragedia, mostrando il processo psicologico che attraversano tutti i soggetti coinvolti: negazione, senso di colpa, sofferenza e, infine, il perdono come forma di liberazione. L'obiettivo è far capire ai giovani che anche il più piccolo atto di prepotenza – come deridere qualcuno o praticare il cyberbullismo – può avere conseguenze gravissime, non solo per la vittima, ma anche per l'aggressore, che alla fine si ritrova emarginato da un sistema che avrebbe potuto fermare questa spirale distruttiva.
Nel racconto, Lara, Josip e Matija (i veri nomi degli attori) impersonano tre adolescenti che, per noia, progettano uno scherzo ai danni della compagna Roza: la fanno cadere intenzionalmente e filmano la scena. Per loro è solo un gioco, ripetuto più volte e sempre sulle stesse vittime. Ma qualcosa va storto: Roza si fa male sul serio e finisce in ospedale. A quel punto, il gioco prende una piega drammatica. Le indagini scolastiche, l'intervento della polizia, la paura, i tentativi di insabbiare la verità, la cancellazione delle prove e le accuse reciproche conducono infine a un crollo emotivo. Il momento di svolta arriva quando Roza, la vittima, decide di perdonare. Uno spettacolo toccante su una generazione alla ricerca di stimoli e di un senso più profondo della vita, oltre alla dipendenza dai social e alla frenetica ricerca di notizie scioccanti o successi istantanei.