SETTIMANA DEL BAMBINO / SPETTACOLO TEATRALE: “MALI POŽARI”
MERCOLEDÌ, 15 OTTOBRE 2025, ore 9:30; 11:00; 12:30, TEATRO “ANTONIO GANDUSIO” ROVIGNO
MATINÉE ORGANIZZATE PER GLI ALUNNI DEL 6º, 7º E 8º ANNO DELLA SCUOLA ELEMENTARE
SPETTACOLO TEATRALE: “MALI POŽARI”
Produzione: Teatro Mala Scena, Zagabria
Autrici del testo: Petra Pleše e Zdenka Šustić
Regia: Zdenka Šustić
Drammaturgia: Petra Pleše
Scenografia, costumi e pupazzi: Mario Tomašević
Identità visiva: Eva Radiković
Produzione: Buga Marija Šimić Milošev
Musica: Šimun Matišić
Con:
Nina: Mirna Ostrošić Galinović
Papà e Tristan: Nikola Radoš / Lorenco Tolić
Durata: 50 minuti
Siamo tutti protagonisti delle nostre vite, ma nei mondi altrui recitiamo vari ruoli secondari, che aumentano con la crescita: prima figlie, sorelle, amiche, poi alunne, membri di un gruppo, e infine lavoratrici, compagne, madri… Alcuni di questi ruoli si sostengono e si completano a vicenda, altri invece entrano in conflitto ed è difficile conciliarli, perché con nuovi ruoli arrivano anche nuove responsabilità e aspettative. E con esse sempre il rischio di delusioni. Lo spettacolo affronta proprio questo: la delusione di scoprire che i genitori non sono onnipotenti.
Quando realizzi che tuo padre non è “il più forte” e, per lo più, improvvisa il modo di essere genitore, il senso di fragilità e abbandono può essere devastante, sia che emerga in adolescenza, sia che arrivi solo quando diventi genitore a tua volta. Crolla l’idea del mondo che fino ad allora avevi costruito, in cui la sicurezza offerta dai genitori nascondeva il fatto che anche loro sono solo esseri umani. Ma dopo il primo dolore, quello è il momento in cui sei pronta – o costretta dalle circostanze – a crescere (forse troppo presto) e a prenderti cura di te stessa e degli altri.
Ognuno di noi vive certe esperienze in modo diverso – a volte con prospettive lontane anni luce – ma i genitori restano comunque figli di qualcuno che, a sua volta, si trova per la prima volta ad affrontare certe situazioni. Il bisogno di ascolto e comprensione ci accomuna tutti.
Ci auguriamo che questo spettacolo possa essere un buon punto di partenza per aprire un dialogo sulle emozioni e la salute mentale con gli adolescenti. Anche se i “piccoli incendi” sono una metafora di ciò che ci brucia dentro, non per questo sono meno importanti: a volte, come dice il papà di Nina, i piccoli incendi possono essere peggiori di quelli veri. Basta un attimo di disattenzione, una solitudine repressa, un senso di colpa o qualcosa che comprenderai solo anni dopo, perché una scintilla diventi un incendio incontrollabile. Questo spettacolo ci ricorda che non esistono ruoli piccoli o grandi, professioni più o meno importanti, problemi troppo piccoli per meritare attenzione, o persone “troppo piccole” per fare la differenza.
Ingresso gratuito